Il gesto di Antigone


« Molte cose sono terribili, ma tra tutte la più terribile è l’uomo. » Sofocle
Nel 2020, durante la pandemia, il teatro è stato definito “attività non essenziale”. In Francia, in Europa e praticamente in tutto il mondo, i governi hanno concordato su questa posizione: non essenziale. La domanda è più che legittima: l’atto teatrale è ancora necessario alla costruzione di una società aperta e democratica? O noi, come artisti drammatici, stiamo giocando il ruolo di musicisti che intrattengono i passeggeri della prima classe mentre la nave affonda?
Un modo per rispondere a questa domanda sarebbe quello di decostruire il dispositivo teatrale dalle sue fondamenta, mettendolo di fronte ai suoi limiti e alle sue responsabilità. Andare alle radici di questo rito secolare e collocarlo – senza artifizi, senza macchinari – dove si gioca il futuro della convivenza. Affrontarlo con la brutalità della realtà, spogliarlo del conforto del teatro e reimparare – attraverso la scuola di relazioni sensibili che il teatro ci offre – il valore della “politica” nel senso greco del termine: ciò che ci lega.
IL GESTO DI ANTIGONE
Un progetto di ricerca di Luca Giacomoni
Equipe artistica Tatiana Grishko, Yadulllah Mousawi, Wabinlé Nabié, Loick Ngoukou, Arman Saribekyan, Sultan Ulutas Alopé e Akiko Veaux
In collaborazione con Sarah Brunel, Jule Japhet, Sébastien Puech e Linda Souakria
Equipe scientifica Selma Benkhelifa, avvocato presso il foro di Bruxelles; Rachel Brahy, dottore in scienze politiche e sociali presso l’ULiège; Grégory Delaplace, direttore degli studi presso l’École Pratique des Hautes Études; Filippo Furri, borsista dell’Institut Convergences Migrations; Pierre Judet de La Combe, ellenista, direttore degli studi presso l’EHESS; Carolina Kobelinsky, ricercatrice presso il CNRS; Taina Tervonen, giornalista freelance.
Produzione Centro di ricerca filosofica e teatrale Hagia Sophia / In coproduzione con Institut du Monde Arabe, il Museo della Storia dell’Immigrazione, La Nef, Artavism, Fondation Humanités, Digital et Numérique, Ville de Paris e Refugee Week Malta / Con il sostegno di Théâtre du Châtelet, CENTQUATRE Paris, CASP, Hangar Teatri, Atelier des Artistes en Exil, Salvation Army, France Terre d’asile e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.